giovedì 26 marzo 2015

"Arte + Bellezza = Felicità?" di Pino Boresta


A colpi di fioretto

















La dittatura del critico e del curatore è un'illusione paranoide inventata da sedicenti artisti per alleviare le loro delusioni”. Con questa staffilata Sergio Lombardo risponde a Luca Rossi che in una intervista gli propina uno dei suoi pallini fissi. Quando poi L.R. torna alla carica chiedendogli perché una ricerca interessante come la sua non abbia avuto la visibilità che merita e di cui invece godono molti artisti degli anni Sessanta e Settanta Lombardo risponde senza mezzi termini che un artista Eventualista (quale lui è) si preoccupa soprattutto, con il suo lavoro paragonabile a quello di uno scienziato, di scoprire nuovi ideali che ricerchino la bellezza senza curarsi di tutto il resto, e questo probabilmente è incompatibile con la mondanità e può condurre a un apparente isolamento sociale. 



















Ma Luca, non demorde e allunga una stoccata chiedendo a Sergio cos'è la bellezza nell'arte?: “La bellezza è un effetto psicologico determinato dall'intuizione, spesso inconscia, ai fini di migliorare la nostra vita rendendoci più felici”, questa la pronta e sagace risposta di Lombardo in questo avvincente duello travestito da intervista tratto da Artribune e da me liberamente ricostruito. Luca para e tenta un nuovo affondo domandando a Sergio per quale motivo allora molti giovani artisti e giovani curatori ritengono ultimamente che la bellezza risieda nel recupero di codici artistici formali e citazioni del passato. Sergio schiva e risponde che il fascino del passato é fortissimo ma gli artisti vivono in un mondo che gli altri conosceranno e apprezzeranno solo dopo decenni o forse secoli in quanto esplorano mondi possibili che si trovano nel futuro. “Chi decide che un artista debba essere considerato tale o che un opera debba essere ritenuta di valore o no?”. 
















Con questa domanda Rossi cerca l'assalto finale ma con un guizzo Lombardo para e replica affermando che un artista può essere definito tale solo se i suoi seguaci tanti o pochi che siano lo amano spontaneamente e non perché costretti a fingere da un abile lavoro di pubbliche relazioni. Io non solo sono d’accordo con Sergio su tutto ma non ho neanche dubbi su chi abbia vinto questo duello all’ultimo sangue, ma lascio a voi il verdetto finale.

























Pubblicato su; ("Juliet" n. 169 October 2014 – November 2014)


In foto:
- Un incontro di fioretto (una mia opera).
- Foto di gruppo di un incontro Eventualista tenutosi a Campobasso nel 2014 (da sinistra Tommaso Evangelista, Vincenzo Merola, Sergio Lombardo, Miriam Mirolla, Dionigi Mattia Gagliardi, Gianna Muller, Luigi Pagliarini, Claudio Greco).
- Un opera di Luca Rossi.
- Ritratto digitale di Sergio Lombardo (una mia opera della serie AQPAC).


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