Hey!... My friend what's the matter?
HEY!… MY FRIEND WHAT'S THE MATTER?
TORNARE a casa verso l'ora di pranzo.
APRIRE la porta.
SALIRE le scale ed andare in camera.
NOTARE sul tetto di fronte un uomo.
GURDARE con più attenzione ed accorgersi che è un ragazzo.
IMAGGINARE che si voglia uccidere.
RIFIUTARE l'idea di assistere ad un suicidio.
CREDERE che stia facendo qualcosa con qualcuno giù in basso.
AVERE l'idea di scattargli due foto.
SCENDERE in cucina e preparare il pranzo.
DARE un occhiata ogni tanto sul tetto di fronte.
CREDERE che qualcuno prima o poi lo veda oltre me.
CONSTATARE che lui è sempre lì fermo…immobile.
SCATTARE una foto anche dalla cucina.
ACCENDERE la televisione mentre lui è lì.
APPARECCHIARE mentre lui è lì.
INCOMINCIARE a mangiare mentre lui è lì.
FINIRE di mangiare mentre lui è lì.
ESSERE sicuro che qualche vicino lo abbia visto.
ASPETTARE che qualcuno avverta la polizia.
OSSERVARE mentre raccoglie le spalle avvicinando la testa al petto.
VINCERE la paura…chissà di cosa?
DECIDERE di chiamarlo.
ASSISTERE mentre si inchina in avanti piegando la schiena.
TENTARE di…
VEDERE che si getta nel vuoto.
PENSARE: "è colpa mia perché non ho aperto la finestra e non ho urlato:
"HEY!… MY FRIEND WHAT'S THE MATTER?
HEY!… MY FRIEND WHAT'S THE MATTER?" .
Pino Boresta
Istruzioni per l’uso
TORNARE a casa verso l'ora di pranzo.
APRIRE la porta.
SALIRE le scale ed andare in camera.
NOTARE sul tetto di fronte un uomo.
GURDARE con più attenzione ed accorgersi che è un ragazzo.
IMAGGINARE che si voglia uccidere.
RIFIUTARE l'idea di assistere ad un suicidio.
CREDERE che stia facendo qualcosa con qualcuno giù in basso.
AVERE l'idea di scattargli due foto.
SCENDERE in cucina e preparare il pranzo.
DARE un occhiata ogni tanto sul tetto di fronte.
CREDERE che qualcuno prima o poi lo veda oltre me.
CONSTATARE che lui è sempre lì fermo…immobile.
SCATTARE una foto anche dalla cucina.
ACCENDERE la televisione mentre lui è lì.
APPARECCHIARE mentre lui è lì.
INCOMINCIARE a mangiare mentre lui è lì.
FINIRE di mangiare mentre lui è lì.
ESSERE sicuro che qualche vicino lo abbia visto.
ASPETTARE che qualcuno avverta la polizia.
OSSERVARE mentre raccoglie le spalle avvicinando la testa al petto.
VINCERE la paura…chissà di cosa?
DECIDERE di chiamarlo.
ASSISTERE mentre si inchina in avanti piegando la schiena.
TENTARE di…
VEDERE che si getta nel vuoto.
PENSARE: "è colpa mia perché non ho aperto la finestra e non ho urlato:
"HEY!… MY FRIEND WHAT'S THE MATTER?
HEY!… MY FRIEND WHAT'S THE MATTER?" .
Pino Boresta
Istruzioni per l’uso
A) Leggere il testo che racconta un evento realmente accaduto, come potrete verificare nel documento del tribunale riportato alla fine di queste istruzioni.
B) Osservare bene le tre foto.
C) Riflettere se considerare COLPEVOLE od INNOCENTE l’osservatore del fatto, per non avere aperto la finestra strillando “Hey!… My friend what’s the matter?”.
D) Quindi spedite un messaggio nel quale riportate il vostro insindacabile giudizio, scrivendo semplicemente COLPEVOLE od INNOCENTE. Se vi fa piacere potrete aggiungere nel messaggio le motivazioni che hanno determinato il vostro verdetto.
E) Saranno inoltre ben accetti anche riflessioni, pensieri e racconti legati ed ispirati da questo fatto. Tutte le vostre comunicazioni saranno in ogni caso riportate e visibili sul sito.
N.B. Per messaggi personali usa questa e-mail: salepepe9598@yahoo.it
COMMENTI:
01/07/2004
Pino Boresta sei un artista, che si potrebbe così definire: folle, eccentrico, geniale, dadaista, situazionista, concettuale… Oppure così: buffo, cialtrone, imbroglione, immorale, millantatore, simpatico, disarmante, disarmato… Oppure no... Pino Boresta, in una delle sue ultime "situazioni artistiche" sul web chiede, all’utenteosservatorefruitore di completare l'opera con un giudizio… Colpevole o innocente? "Il dramma di un suicida che si tuffa nel vuoto, il dramma di un testimone che nell'incertezza del momento lo osserva, lo fotografa e lo lascia morire, il dramma di una giuria che deve emettere il verdetto finale: colpevole o innocente? Il lavoro di Pino Boresta offre all'utente quest'ultimo ruolo, scomodo come gli altri perchè come gli altri impone una scelta, costringe a macchiarsi di una nuova colpa: l'assoluzione di un colpevole, la condanna di un innocente. Scelta difficile, che spinge molti a cercare una via d'uscita, che è poi lo stesso crimine che sono invitati a giudicare: l'omissione di soccorso, il rifiuto di un giudizio che, anche se negativo, darebbe sollievo ad un angosciante ed irrisolto senso di colpa." (Domenico Quaranta) Pino Boresta chiede agli utenti di leggere il testo che racconta un evento realmente accaduto, di osservare bene le tre foto, e di riflettere se considerare COLPEVOLE od INNOCENTE l’osservatore del fatto, per non avere aperto la finestra strillando "Hey!… My friend what’s the matter?" A Pino Boresta si potrebbe chiedere: "Hey!… My friend what’s the matter?". E io potrei farlo così rispondere: "La mia è un' operazione estremamente reale, appunto perchè operazione mentale e recupero intelletuale di materiale che è già "scaduto" perchè incalzato da altro ancora più ansioso di andare verso la morte". Oppure no. E' un attegiamento colpevole o innocente quello di aprire, salire, notare, guardare, rifiutare, credere, avere, scendere, dare, constatare, scattare, accendere, apparecchiare, incominciare, finire, essere, aspettare, vincere, decidere, assistere, tentare, vedere, dire?
30/06/2004 amstudio roma
http://www.amstudioroma.com/editoriale/arte/artisti/Boresta%20Pino/Boresta%22Hey!.html
Pino Boresta è nato Roma dove vive e lavora. Le sue opere sono variamente pubblicate in internet. La sua è un' arte immaterica fatta di sassi gettati in uno stagno e delle conseguenti reazioni di chi casualmente le incontra. Riportiamo un suo lavoro che abbiamo trovato particolarrmente interessante, per vederlo clicca sotto: http://www.amstudioroma.com/editoriale/arte/artisti/Boresta%20Pino/Boresta%22Hey!.html
11/06/2004
Stefania pagano
E' una stupidata e non è nemmeno un buon pesso di scrittura, ma mi ha regalato un'emozione e per questo ti ringrazio. stefania pagano Colpevole o innocente ? Si tornava da una pizza. C’era chi aveva bevuto un po’ più del solito e cantava a scuarciagola come se fosse stato mezzogiorno. Maria aveva bevuto, ma bere le metteva malinconia e voglia di piangere. Mentre si allungavano verso casa guardando la luna piena in cielo fu proprio Maria che cacciò un urlo strozzato. Non fu subito compreso, ma il suo sguardo rivolto verso l’alto guidò gli altri. Un uomo sul tetto. Un uomo con le spalle piegate, un uomo che se si fosse sporto di più, sarebbe precipitato. Loro, sotto, con le bocche spalancate, si chiedevano cosa fare cercandosi con lo sguardo ora verso l’uno, ora verso l’altro. Fu Maria che credette di vedere un movimento verso il vuoto che ad un tratto urlò, con tutta l’aria che aveva in corpo : "Ma che fai lì, stronzo !" L’urlo squarciò la notte e smosse l’aria immobile. Ancora adesso Maria si chiede : se non avesse urlato ci sarebbere state le foto sul quotidiano del corpo spiacciacato sull’asfalto ? Da allora non sa più cosa significa dormire. Stefania Pagano
10/06/2004
D[o]S, nowherelasciamo stare chi lascia stare
08/04/2004
Pino
LO BRUTTO
http://chatmail.cc/calogero-lo-bue-foto.html
:random:: ... boresta.htm www.arteutile.net Ciao Pino, complimenti per ... commenti che ti stanno arrivando, se lo hai gia ... 2003 Michele Comuzzi partecipo di brutto bellissimo ti ...
08/04/2004
Fabio De Propris 26/12/2002
Fabio De Propris Potevi salvarlo e non lo hai fatto. Eri dietro di lui, a pochi metri. Lui non si è accorto di te. Non l'hai salvato. Sappiamo tutto. Abbiamo visto tutto. Eravamo all'ultimo piano del Palazzo. Eravamo troppo lontani. Gli abbiamo gridato di non buttarsi giù. Ti abbiamo gridato di bloccarlo. Eravamo veramente troppo lontani. Non ci avete sentito. Ma il nostro Palazzo adesso è nella tua foto e noi giudici non possiamo più parlare.
06/03/2004
Federico Modica
Gentile Sig. Boresta, sono venuto a conoscenza della sua opera (?) l'altra settimana. Mi è subito piaciuta (??)... e ho riflettuto sulla Colpevolezza e sull'Innocenza per un numero di ore ragguardevole per tutti questi giorni.... Ho pubblicato "HEY!… MY FRIEND WHAT’S THE MATTER?" come rubrica "invito alla riflessione", sul portale per il quale lavoro http://www.guidasicilia.it, all'indirizzo http://www.guidasicilia.it/ita/main/rubriche/index.jsp?IDRubrica=1061 Solitamente concludo la mia corrispondenza con questa formula: Sicuri di averVi fatto cosa gradita, e disponibili a future collaborazioni, cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti ed augurarVi Buon Lavoro. A lei vorrei dire: "HEY!… MY FRIEND WHAT’S THE MATTER?" ...Saluti... Federico Modica Responsabile Area Redazionale http://www.guidasicilia.it/
03/02/2004
sergio sarritzu, italia/roma
Colpevole di omissione di soccorso: sopratutto nei confronti di se stesso. In fondo l'altro siamo sempre noi! Ciao, Sergio
P.S.siamo condannati alla libertà.
25/01/2004giorgia, roma Meno di un mese fa sono stata a pochi minuti dall'assestere al suicidio di quello che era il mio ragazzo.. Mentre correvo verso casa sua in autostrada mi preannunciava quello che avrebbe fatto.. Non era la prima volta. Anzi qualche giorno prima era successa la stessa scena, con l'unica differenza che non potevo muovermi dal mio letto, e cercavo di convincerlo a non farlo.. Non è semplice trovare motivi..Non è semplice convincere una persona che sa di essere malata, ad aspettare la morte invece di cercarla. Quando ero li con lui.. stringendo le sue mani, e lui rabbioso diceva di lascairlo stare di non toccarlo. Avevo paura. Diceva di avere un arma, minacciava di usarla. Avevo paura uccidesse anche me. Non so con quale coraggio ho preso tutte quelle medicine che aveva preparato e le ho buttate dalla finestra. Aveva gli occhi indiavolati. Era furioso. Ero spaventata. Io sapevo di non poter fare molto soprattutto quando mi ha chiuso fuori casa. L'unica mia salvezza è stato il telefono cellulare. Con il quale nel giro di mezz'ora ho chiamato il 112 la polizia i vigili del fuoco e un'ambulanza. Ancora più sppaventoso era cercare le parole giuste.. il modo in cui dalla strada cercavo di convincerlo a farsi vedere, ad affacciarsi, a non fare gesti di cui avevo l'estremo terrore. Sapevo di non essere abbastanza forte per tutti e due. Sapevo anche che mi stava chiedendo aiuto. Per fortuna l'ho convinto.. e lo hanno portato in ospedale. Sono andata con lui. E li ho scoperto che la malattia che aveva, avrebbe potuto compromettere anche la mia salute. Quella è stata l'ultima volta in cui l'ho visto. La paura ha vinto sulla mia moralità.. Io non mi sento in colpa. Ho fatto fin quando ho potuto, tutto quello che ho potuto fare. Secondo me chi ha assistito a questa scena non ha nemmeno provato a fare qualcosa.. Ma non serviranno provvedimenti legali, ci penserà la sua coscenza a punirlo.
22/01/2004
Elena
caro Pino, grazie per avermi scritto, ho visitato il tuo sito/lavoro del giovane suicida, ti dico senza mezzi termini e senza volerti lusingare (e perchè, poi????..) che è bellissimo, molto poetico e nello stesso tempo sociale, cioè immerso nella realtà e nella contemporaneità...mi piace, e vi farò un intervento appena ho un attimo di tempo (non è una scusa, sono davvero incasinata), ma ti anticipo che per me il verdetto è: innocente, anche se ci sono molte sfaccettature, e per prima cosa mi è venuto da pensare ad una poesia del poeta russo Evtuscenko, che parla di un giovane suicida che si getta dal 10mo piano di un palazzo, e nel volo travolge ed uccide a sua volta un povero piccione che passava di lì...ed il poeta mostra il doppio volto di un giovane sensibilissimo, che si uccide per non essere a sua volta violento e far parte dell'ingranaggio, che però senza volere UCCIDE un'altro essere vivente che non ha nessuna colpa, ed è ancora più debole e fragile di lui...e lancia il terribile messaggio che suona più o meno così: SIAMO TUTTI COLPEVOLI, che nella sostanza è quello che penso anch'io, ed è per questo che assolvo e dico: INNOCENTE!!! Vabbè, caro Pino, spero di non averti annoiato troppo... e spero anche che tu lavori ancora così bene come hai dimostrato di saper fare, e spero infine che diventeremo amici. a presto.
Elena
08/01/2004
Luciano Damiani
Caro Pino, Rispondo turbato pensando al "fatto tragico" che ti è realmente accaduto. Posso solo dirti che non ho un'opinione certa, traggo qualche considerazione dalla mia esperienza, il senso di colpa a volte si attenua scrivendo e rendendo pubblica la tragica esperienza. Che puoi fare per portare aiuto a un suicida che si butta in acqua... hai in mano una macchina fotografica, e non sai, nuotare?... un altro si butta nel vuoto dal balcone ... se corri giù per le scale non fai in tempo a fermarlo. Lo trovi sul marciapiede morto come lo soccorri?... chiami l'ambulanza? Le pantofole che ha nei piedi il suicida le fotografi nella tua mente che rimane a lungo prima di sbiadire, l'imprevedibile circostanza che ti fa scattare una fotografia del volo del suicida non è un fatto da giudicare se è colpevole o no, non ... l'hai tu spinto nel vuoto. Forse la tua testimonianza del disperato gesto suicida può darci una mano a portare aiuto a chi cerca la morte sempre che si "sappia nuotare"... cioè che tu sappia realmente cosa fare per non diventare a tua volta suicida, allora forse se sei onesto e capace puoi documentare.
ciao L.D.
17/12/2003
Domenico
Suicidio? Chi siamo noi per giudicare gli altri!?! Io sicuramente avrei agito e non avrei fatto delle foto, mi parebbe l’ennesima banalizzazione di una tragedia, con un fine di un’autogratificazione “artistica”. Più significativa forse negli anni 70, le lezioni della Abramovic, Pane etc.. forse erano delle punte estreme. Dopo forse sarebbe stato interessante creare un’opera con il mancato “suicida…” Ma forse oggi in un sistema sociale/visivo passivo, come il nostro, qualcuno si; attivi ancora a fare azioni concrete? Meglio fare le foto e poi guadagnarci qualche dindino per comprare la propria corda…
Domenico Olivero
03/11/2003
Francesco Mandrinohttp://francesco.mandrino.literary.it/autori/dati/mandrino_francesco/mandrino_francesco.htmlSe siamo artisti (o nonartisti) significa che non siamo persone comuni, da statistica, dunque dovremmo andare al fondo delle cose. Qui il quesito non è sulla colpevolezza o meno dell'eventuale astante (e poi quale giudizio, di quello civile o sociale se ne occupano leggi che hanno fondamenta antiche, quello morale dunque, ma non serve al suicida, quello etico allora, ma è difficile trovare un'etica nella negazione di una eventuale etica altrui), la questione effettivamente in ballo è se considerare o meno lecito il gesto. I più sbrigativi non sono quelli che non intervengono per evitare rogne ma quelli che se la cavano bollando il gesto come quello di un depresso il crisi di sconforto o addirittura di un folle. VITE Bisogna amarla ancora la vita amarla ancora tanto per gettarvisi contro con l’ultime forze rimaste ma chi l’accartoccia come un kleanex usato e ogni giorno la butta invece è perché la disprezza Francesco Mandrino
28/10/2003
liberati.orgSINGLE PROJECT: di p.boresta + altre informazioni a rigurdo http://www.liberarti.org/view.php?action=view_item&item=1033724941 altri progetti http://www.liberarti.org/view.php?action=start_date
28/10/2003
anonimo
Commenti Forse l'unica cosa che rispetto è il suicidio. E sempre quando corro di qua e di là mi sorridono dietro e mi dicono: non ti preoccupare, tanto alla fine ti suiciderai solo tu. Io non voglio più leggere, ma purtroppo ho letto. E mi sento in colpa per tutti gli uomini del pianeta. anonimo (http://www.mariemarion.com) alle 01:29 del 23 ottobre, 2003
28/10/2003
anonimo
colpevole... temo anonimo (http://echiamargine.splinder.it) alle 21:16 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
PannaAcida
Agghiacciante... PannaAcida (http://acidume.splinder.it) alle 19:17 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
rentsincredibile.. rents (http://rents.splinder.it) alle 11:14 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
Clio
Ma come fai a trovare queste storie?! Clio (http://endor.splinder.it) alle 10:34 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
Clio
Domanda difficile. Come se esistessero domande facili. Se uno decide di farlo, se ha questo vuoto dentro di se che lo divora prima o poi lo fa. O lo farà. Certo una telefonata per avvisare, che ne so, pompieri o polizia, almeno quella. Se gli avesse urlato subito qualcosa magari si sarebbe buttato prima. Difficile sapere comportarsi nel modo giusto quando una persona ha deciso di fare la cosa (a nostro punto di vista) meno giusta. Clio (http://endor.splinder.it) alle 08:50 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
amabethnon è la mia storia.. è una storia trovata in rete amabeth (http://emeth.splinder.it) alle 07:44 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
odiliati abbraccio.... odilia (http://infinitodilia.splinder.it) alle 00:23 del 22 ottobre, 2003
28/10/2003
AElfwinefa male come se ne avessimo anche noi la colpa, fa male per i ricordi che genera, fa male ...basterebbe una voce, si, forse solo una voce, un singolo modulare di suoni AElfwine (http://aelfwine.splinder.it) alle 23:29 del 21 ottobre, 2003
25/10/2003
amabeth http://emeth.splinder.it/1066764459#780908
COLPEVOLE di indifferenza, come se fosse un film, tanto qualcuno lo farà al posto mio. Colpevole... forse sarebbe servito o forse no. Qui ulteriori commenti a questa storia trovata in rete http://emeth.splinder.it/
25/10/2003
amabeth
http://emeth.splinder.it/1066764459#780908
Qui ulteriori commenti a questa storia trovata in rete
25/10/2003
cristina
colpevole.
20/09/2003
francesca
perchè hai bisogno della mia interazione?
15/07/2003
elblabla
COLPEVOLE. colpevole di aver fatto una scelta - quella che dallo scatto ha portato alla pagina che ora ho di fronte - e decidendo quindi di metterla "in mostra" agli occhi di qualunque utente, ma lodando e lodandosi (a Roma si dice "sbrodolandosi") solo dei giudizi positivi. Tacciando o, nel caso più eclatante di , aggredendo con osteggiata saccenza, che si sa cade spesso nel banale, i giudizi "eccessivamente" negativi. Colpevole. Colpevole di immaturità
14/07/2003
Guido Cataldo
Alcuni fotografi sono co-protagonisti in omicidi ed eccidi incredibili: ti ricordi l'immagine del soldato turco che ostenta le due teste di kurdi uccisi? Mi risulta che le due teste siano state mozzate per fare le foto! La fotografia non è soltanto questa merda. Coraggio! Cerchiamo anche di trovare aspetti positivi nella vita, altrimenti la tua, la mia saranno soltanto delle seghe: se dobiamo comunicare dei concetti, lo dobbiamo fare attraversando i media della comunicazione e, in coscienza, oggi, vedere ulteriori scene truculente e di violenza, non interessa più quasi a nessuno, per il semplice fatto che la società in cui viviamo è sempre più violenta, sempre più ingiusta ed ha assunto come unico valore l'accumulazione, lo spreco, la ricchezza. Oggi nessuno ti chiede più chi sei e cosa pensi: La domanda è quanto guadagni! Renditi conto, viviamo in un mondo abbastanza di merda. G.C.
14/07/2003
fabrizia mutti, milano
caro pino non mi sono buttato era una mia un'installazione! mi spiace che tu ti sia dato tanta pena.
02/07/2003
Roberto
http://www.arteutile.net/boresta/boresta.htmwww.arteutile.net
Ciao Pino, complimenti per la tua idea, sta` riscutendo molto successo, e devo dire che anche con i miei amici ne abbiamo discusso a lungo. Come avevi detto sarebbe interessante pubblicare i vari commenti che ti stanno arrivando, se lo hai gia` fatto fammi sapere l'indirizzo internet. Se vuoi pubblicare qualche altra idea fammelo sapere.
ciao a presto
17/06/2003
Michele Comuzzi
partecipo di brutto bellissimo ti meriti 30 anni di carcere con la condizionata fa un caldo...
24/04/2003
pino boresta
Io non devo certo difendermi dalle tue banali considerazioni, i lettori sono capaci di giudicare da soli per le stronzate che sostieni. Se cito il lavoro di qualche altro artista lo faccio solo a tuo beneficio nel tentativo di informarti su alcune realtà dell’arte contemporanea, come per esempio il bellissimo video di Bill Viola “Vita e Morte” dove due proiezioni simultanee affiancate raccontano la nascita e la morte reali di due esseri umani. Ti informo che dopo questa nuova lezione sull’arte contemporanea non ho più nessuna intenzione di risponderti a meno che tu non decida di sostenere le spese per eventuali lezioni private. Inoltre cerca d’essere coerente con quello che dici, in quanto non sono certo io quello che si nasconde dietro niente né nessuno giacché io il mio lavoro lo firmo e lo rivendico, mentre tu non hai neanche il coraggio di sostenere a viso aperto le tue dichiarazioni e ti nascondi vigliaccamente, come un essere di paglia, dietro un puerile pseudonimo. E se è vero che io cerco in qualche modo di uscire dalla mediocrità è altrettanto vero che tu la rappresenti in pieno. Se poi ottengo dei risultati… io lo devo soltanto al mio lavoro che guarda caso lascia spazio anche alle tue legittime critiche. Hai poi ragione quando dici che il mio non è un lavoro in quanto trattasi di una vera e propria opera d’arte aperta che provoca diverse riflessioni e sentimenti contrastanti come avrai potuto constatare di persona leggendo gli interventi precedenti. Per quanto riguarda l’ipotetica possibilità che persone care del ragazzo suicida incontrino su web questo documento che non riporta nel testo scritto (quello eventualmente valido per una ricerca su Internet che nessuno a motivo di fare) né nomi né luoghi di un fatto accaduto 13 anni fa, risulta talmente improbabile che sono pronto a scommettere 1000 neuroni del mio cervello contro uno solo dei 10 che a te sono rimasti. In secondo luogo i recenti fatti televisivi riguardanti, la guerra e la polemica concernente la necessità della libertà di cronaca (della quale parla anche Mimi Mollica in un suo commento) dovrebbe farti riflettere sul fatto che io non ho fatto altro che aprire una nuova finestra su dibattito ampiamente diffuso da tempo e ritornato prepotentemente d’attualità dopo l’ultima guerra, alla quale abbiamo assistito quasi in diretta televisiva. Pertanto credo e trovo giusto che anche gli artisti che hanno si una sensibilità, ma sicuramente più complessa ed articolata di quella stile principe azzurro della favola di Biancaneve che tu descrivi, facciano qualcosa per far riflettere ed io penso di esserci riuscito, anche detta di molti. Concludo ricordandoti come ti ho già detto che non risponderò alla tua eventuale replica perché trovo che a questo punto la discussione e diventata sterile e corra solo il rischio di diventare più aspra varcando quei limiti della decenza che ritengo giusto tenere in uno scambio di opinioni. Sappi soltanto che preferisco di gran lungo essere uno sciacallo che vede lontano e corre libero nelle praterie piuttosto che una talpa che vive sotto terra e non vede più lontano del suo naso.
pino boresta
25/02/2003
Indignata.. e ti prego non chiamarlo Lavoro! E' un insulto!
25/02/2003
Indignata Non parlo di Morale, ma di SCIACALLAGGIO! Inutile citare altri artisti per difendere le proprie posizioni. Non sarà certo la dotta critica a rendere meno schifoso il tuo atto. Cercavi forse un modo per uscire dalla mediocrità? Fortunatamente l'Arte richiede Artisti colmi di una sensibilità ed un amore per l'essere umano di cui, evidentemente, non hai neppure un briciolo nella tua "testolina .. ....". Posso solo immaginare il dolore di quelle persone (che davvero soffrono per la morte di quel ragazzo) veder girare sul web le foto di un mascalzone che si fa vanto di quelle fotarelle scadenti per uscire dalla propria MEDIOCRITA'. Ed il fatto di felicitarsi per l'indignazione e la profonda sfiducia nell'uomo che sei manifestata da un qualunque fruitore di internet (qual sono io), non fa che confermare il disprezzo che nutro nei confronti del tuo atto. Lascia l'Arte agli Artisti. Sciacallagio è il titolo della tua "opera".
25/02/2003
Pino Boresta
MEGLIO INDIGNATA CHE INDIFFERENTE.... Cara indignata sono contento, quasi felice di aver procurato una tua reazione, positiva o negativa che questa sia, perche questo e ciò che cerco di fare quasi sempre con il mio lavoro. Voglio coinvolgere lo spettatore non solo emotivamente ma se possibbile sempre più fattivamente al'interno di un opera progetto. Ti consiglierei poi di aggiornare nella tua testolina il file addetto alla morale, se ti informi un po troverai centinaioa se non migliaglia di lavori di artisti che hanno fatto lavori sul genere da me proposto. A differenza dei quadri sugli incidenti autostradali di Andy Warhol questo di cui io parlo è un fatto relmente accaduto che rigurda me, e pertanto parte integrante della mia esistenza. Sono quindi io che mi metto in gioco senza aver procurato dolore ne fatto del male a nessuno se non a me stesso.... ma questa è una mia scelta. Se fossi in te cercherei di riservare la tua indignazione anche per fatti ben più importanti e visto come vanno le cose in questi ultimi tempi, nel nostro paese e non solo, le occasioni per indignarti veramente ed a ragione non dovrebbero di certo mancare......
22/02/2003
Simone Crespi, Roma
Se davvero questa incredibile vicenda è accaduta,mi sembra paradigmatica e fa riflettere.L'idea del possibile suicidio è stata una delle prime;perchè hai respinto questa sensazione?Il problema del dubbio;un si o un no per crederci,un si o un no perintervenire,togliersi la curiosità,gridare:"hey,what's the matter?".L'evento può essere di quelli che segnano una vita,un perno del subconscio.Rivivere quei momenti infinite volte,chiedersi:"e se io......?".Potevi realmente fare qualcosa?Forse è stato un messaggio personale di Dio nei tuoi confronti,qualcosa con cui confrontarti,dentro di te.Non mi sento di giudicare,solo te sai se sei COLPEVOLE o INNOCENTE. S.Crespi
13/02/2003
Indignata COLPEVOLE: SCIACALLO! L'omissione di soccorso può essere una scelta discutibile o meno ... ma le fotografie e lo sfruttamento mediatico delle stesse, del dramma silenzioso di un essere umano è semplicemente vergognoso. Non amo l'arte fatta sulla pelle degli altri. No al narcisismo di parole poetiche e messaggi pseudo-profondi affiancate ad un atto, quello di Pino Boresta, che ha ben poco di artistico. Non è arte, è sciacallaggio!
12/01/2003
Alessio Larocchi, MONZA MI
Ruota la foto di 180°, fallo cadere: il cielo è ora sotto Berlino o Londra... umana ubiquità per dono innocente e colpevole.
07/01/2003
rosanna boraso, Italia http://www.rosannaboraso.it/
COLPEVOLE! di non aver colto la fortuita occasione di prendere una boccata d'aria insieme a qualcuno che aveva conquistato una postazione privilegiata per osservare il mondo. INNOCENTE! della scelta compiuta da quel qualcuno.
16/12/2002
Guglielmo Gigliotti, Roma, Italia
Cosa porta al suicidio? Cosa porta a non intervenire per fermare un suicidio? Forse per entrambi è una radicata sfiducia nella possibilità di vivere con intensità quello che ci capita, di sconfiggere la sofferenza. Pino, si può essere colpevole di aver "suicidato" per un attimo in se stessi la fiducia di poter urlare:"Vivi! Devi vivere! Farò di tutto perché tu possa continuare a vivere!!!" Non sei colplevole di nulla, Pino. Hai fatto una bellissima opera di net-art (merita una mostra), hai avuto coraggio a pubblicare una tua angoscia, che è l'angoscia di tanti, e sei un uomo. Ma ti prego, tutti assieme, impariamo a vivere.
Guglielmo
14/12/2002
Elisa, Castiglione della Pescaiacaro
pino, il giudiziodegli altri ti serve forse a dare una giustificazione al tuo comportamento? secondo me è così; in fondo il senso di colpa è uno dei sentimenti che una volta nati nell' anima è difficile estirpare; d' altra parte nessuno può pretendere di dire "io avrei fatto diversamente" perché non erano lì, non erano te. credo che il giudizio su te stesso te lo sia già dato e con questo ci passerai tutta la vita; quello degli altri passa in secondo piano. un' ultimaq cosa: ammiro comunque il coraggio che hai avuto di rendere pubblica questa tua esperienza.
ciao
12/12/2002
dlsan, www.http://hrrp//www.dlsan.org
Suicidio : reato contro la persona - la legge condanna. Omissione di soccorso : reato - la legge condanna. Cambiare la legge? - Eversione o Riforma?
10/12/2002
Marco Orecchia, Italia
COLPEVOLE, COLPEVOLe, COLPEVOle, COLPEVole, COLPEvole, COLPevole, COLpevole, COlpevole, Colpevole, colpevole.
28/11/2002
Ivano, Modena
http://www.newatlantide.too.it/
colpevole o innocente? e chi siamo noi per giudicare? il libero arbitrio è il risultato di tante troppe azioni, ciò che davanti agli occhi di qualcuno può essere il bene più assoluto per altri può sembrare la più terribile delle atrocità... dammi un'unità di misura valida e assoluta e ti darò il verdetto
20/11/2002
Nicola, MODENA
colpevole
11/11/2002
Pino Boresta
Grazie nico!... hai ragione, beato chi riesce ad non esserlo mai......
07/11/2002
nico
COGLIONE!
07/11/2002
Pino Boresta
Ciao Michele ti ringrazio per i tuoi complimenti sei veramente molto gentile, ed anche se mi capita spesso di ricevere diversi complimenti per i miei progetti, ma poi purtroppo tutto finisce lì!.. ti volevo dire che è sopratutto grazie a persone sincere e disinteressate come te che trovo la forza di andare avanti in questo modo dell'arte troppo fazioso. Volevo poi ringraziare anche te caro Domenico Nardone per la tua bella citazione.
30/10/2002
Domenico Nardone, Roma
http://www.aliceealtrilavoriincorso.it/
COLPEVOLE: Quando vennero a prendere i socialisti io non dissi niente perchè non ero socialista Quando vennero a prendere gli omosessuali io non dissi niente perchè non ero omosessuale Quando vennero a prendere gli ebrei io non dissi niente perchè non ero ebreo Quando vennero a prendere me nessuno disse niente perchè non c'era più nessuno che potesse parlare.
04/10/2002
Michele Giovine, Piemonte Libero - Torino http://www.forza-italia.it/
Ottimo. Veramente un ottimo lavoro, sai? Originalissimo, e, oserei dire, quasi geniale. Non entro nella questio; ammiro l'idea. Da un azzurro doc: complimenti!
03/10/2002
galletta@libero.it
Data: Tue, 24 Sep 2002 03:13:25 +0200 Oggetto: brrr Da: "galletta@libero.it" Che freddo, eh? E' arrivato l'autunno. E come in tutti gli autunni cadono le foglie. E quando cadono le foglie si resta nudi. E quando si resta nudi si prova vergogna, si provoca riprovazione. E quando si provoca riprovazione, si sta male, si viene messi al bando dalla comunità. Talvolta ci si può anche suicidare. Brrr.
13/09/2002
pola23/08/2002 11:19 pola.arch
COLPEVOLE GIURIDICAMENTE!!! INNOCENTE NELLO SGUARDO.....
13/09/2002
Mimì
30/04/2002 15:46
Scrivo da Londra, Comunque anche se ti sono grato per il complimento, penso che sia piuttosto la tua storia a sollecitare forti emozioni. Non ti nascondo che stemane mi sono svegliato pensando a questa storia, e mi sono rattristito parecchio riflettendo su quel pomeriggio grigio senza futuro. Ho pensato quindi che per te dev'essere dura avere assistito a tale tragedia. L'interrogativo rimane ma non credo sia il caso di porla sul piano della colpevolezza o innocenza che sia; penso differentemente, che forse dobbiamo porci l'interrogativo di un impegno, in generale, che tutti noi dobbiamo sentire nei confronti di una società che molte volte, anzi troppe, lascia allo sbando persone dedoli o in difficoltà. La vita può a volte sembrare un vicolo cieco ma ciò che dobbiamo abbattere é quel muro che rende quel vicolo, cieco. Dietro l'angolo chissà cosa ci sarà!, forse una lunga strada, poi una piazza, poi ancora un giardino o alrto; senza dubbio però ben più ampio di un vicolo cieco. Aspendando il sole, ti saluto, amico mio.
Mimì Mollica
13/09/2002
Pino Boresta 30/04/2002 12:12
Grazie Mimi della risposta, tu da queste poche righe sembri una persona piuttosto sensibile... Da dove scrivi?
pino
13/09/2002
Mimi Mollica
Data: 30/04/2002 00:59 Da: mimi mollica A: salepepe9598@libero.it Oggetto: innocent? Innocente? Senti un pò, E' difficile giudicarti, é difficile perché tu eri lì con i tuoi cazzi . Chissà se non é pure possibile pensare che cose succedono nella vita che non ci appartengono ma che sono comunque "vicino" a noi. Che si fà? Io sono un photogiornalista, testimone di fatti ma mai giudice di loro. Non posso avere il potere di cambiare le cose lì per lì, posso adoperarmi per contribuire ad un cambiamento. Tu mi hai cambiato. E' abbastanza!
13/09/2002
Enzo Lipari Data: 28/04/2002 22:24 Da: Enzo Lipari
Oggetto: colpevole...
13/09/2002
Vincenza Casaluce Data: Sun, 18 Aug 2002 15:35:15 +0200
hallo Pino! che coincidenza! il tuo lavoro mi ha fatto ricordare... un mio intervento - per una mostra didattica - nel periodo in cui frequentavo l'istituto d'arte... il tema era Lecce vista dai tetti: alcuni di noi avevano simulato un ipotetico diario - di uno di quei tipici terrazzi del sud italia...una volta pieni di vita, consuetudini, rituali... te lo riporto così com'è. oggi forse , lo imposterei in modo diverso... ad esempio avrei più dubbi sul sul senso di colpa... ( mamma mia com'ero poetico - esistenzialista! ) un abbraccio " E' uno di quei giorni in cui mille domande non trovano risposta. Silvia ad appena vent'anni si è tolta la vita. Apparentemente è un fatto di cronaca come un altro; ma non è così, perchè io povero ed impotente terrazzo ho assistito a questa utodistruzione. L'ho vista arrivare ieri pomeriggio ed ho subito notato che i suoi grandi occhi erano gonfi di pianto. Ha cominciato a camminare nervosamente mentre consumava con rabbia il pacchetto di sigarette. Poi di colpo s'è fermata. Nei suoi occhi si leggevano tanti sentimenti e pensieri contrastanti. In pochi attimi la sua immagine è scomparsa. Un breve urlo, poi ...il Vuoto...il nulla... Mi sento un po' in colpa. Se non fossi stato uno stupido ed inutile terrazzo avrei potuto far qualcosa. Quanti altri oggi con sgomento provano come me ( o dovrebbero) un senso d'impotenza o di colpa! ( ? )." Vincenza Casaluce( Geiger ) 1981- Lecce vista dai tetti - Museo Provinciale di Lecce.
13/09/2002
Antonella Mazzoni rimembri@libero.it ha scritto
COLPEVOLE La borghese indifferenza travestita da "vivi e lascia vivere" nasconde l'incapacità di prendere una posizione critica. Ignorare l'esplicito problema che hai di fronte agli occhi, assume il significato di non voler dar senso alla tua stessa esistenza perchè essa è motivata solo dal confronto con l'esistenza degli altri. ************************ Antonella Mazzoni rimembri@libero.it
13/09/2002
Antonio Sassu Antonio Sassu
ha scritto: ciao Pino .................qualcosa ti rode dentro ? NON COLPEVOLE
Gruppo Sinestetico
19/08/2002
Gianni, Bassano del Grappa (VI)
D'accordo con Saverio.... ma non è il caso forse di riflettere un po' sull'indifferenza che, ammettiamolo, tutti abbiamo nei confronti di chi sta peggio (chi di Voi vedendo un barbone evita di guardarlo negli occhi? Credo più o meno tutti).
16/08/2002
Saverio, Bologna
Assolutamente: INNOCENTE! Non dobbiamo pretendere nella nostra onnipotenza di "dovere" o "potere" influire sulle libere scelte altrui, pensiamo piuttosto di effettuare le NOSTRE libere scelte,e di attuarle costantemente! Ciao, Saverio
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