Italiani? Brava gente!
Si dice che… i galleristi creano la fortuna o la disgrazia di un artista. È uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo?
CHARLES SAATCHI Dice che non va mai a nessuna inaugurazione. Deve essere vero, anche alle mie non l’ho mai visto. Dice che adora gli artisti ma non li frequenta perché spesso sono persone non equilibrate. Visto che gli zoo si stanno spopolando speriamo che a qualcuno non venga l’idea di sostituire i vecchi inquilini con degli artisti. Dice che si considera un eremita e ha poca simpatia per giornalisti e fotografi. Disse un saggio “Devo farla finita con l’immagine che ho di me stesso. Così non sarò più ferito”. Dice che, ha un debole per l’Italia, e sono parecchi anni che aspetta che il Bel Paese produca un buon artista. Caro Charles dove hai cercato? Con chi ti sei consigliato?… Ahi; ahi, ahi! Dice che, i collezionisti non sono suoi rivali per il semplice fatto che non possono spendere le sue cifre. A tale proposito mi viene in mente uno slogan pubblicitario di qualche tempo fa che diceva “Spende bene chi spende meglio”. Può essere utile? Dice che, Andy Warhol è un dio, Jackson Pollock è un dio, Damian Hirst lo diventerà. Scusa Charles, che scuola bisogna frequentare, per questa laurea da Dio? Così se uno dei miei figli alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?” mi risponde “Voglio fare Dio” so a chi rivolgermi. Visto i tempi e sempre meglio non farsi trovare impreparato, non credi?
PHILOMENE MAGERS Dice che l’artista più sottovalutato è il sacro Dan Flavin, e vabbè! Ma poi aggiunge anche il fotografo Vincenzo Castella… Mah! Dice che ogni gallerista ha ciò che si merita: “Dio li fa e poi li accoppia”. Scusa, in che senso? In ogni modo, se questo è vero si capiscono molte cose. Dice che una volta ha esposto il quadro Black Painting di Ad Reinhardt ponendovi accanto una targa con le regole su come si dipinge. In molti hanno criticato, ma poi è arrivato il principe azzurro (un direttore di museo) e si è comprato l’uno e l’altro. Vale a dire, l’opera completa della cara Cenerentola Magers?
WILLIAM ACQUAVELLA Dice che l’artista più sottovalutato è Fausto Melotti. Allora quelli di telemarket hanno ragione? Dice che vendere, oggi è un gioco da bambini, ma ha dimenticato i trucchi per convincere un collezionista ad acquistare. Venghino signori venghino, senza trucchi e senza inganni. Dice che il suo miglior affare è stato farsi convincere da L. Freud a posare per lui. Capito? Artisti & Company! Il ritratto paga sempre.
BARBARA GLADSTONE Dice che la forma d’arte più sottovalutata e l’astrattismo. Allora stiamo ancora a caro amico? Dice che, gli artisti sono molto coraggiosi perché mettono a nudo sé stessi. In tutti sensi, e sempre più spesso. Non incoraggiamoli. Dice che una volta riuscì a convincere per telefono, un collezionista, a comprare a scatola chiusa un’opera di CY Twombly e questi lo ringrazia tuttora. Forse ancora deve aprire la scatola?
THADDAEUS ROPAC Dice che gli artisti più sottovalutati sono Arnulf Rainer e Bernhard Martin. Su di noi, nemmeno una lacrima, canta Pupo. Dice che Cattelan ha copiato Tom Sachs con l’opera degli impiccati. Stiamo ancora a “maestra, maestra m’ha copiato”?! Dice che, lui è privo di pazienza e la trova solo quando si vuole arruffianare un artista che gli interessa. E come dice Califano “Tutto il resto è noia, noia, noia, noia, maledetta noia”.
JAN KRUGIER Dice che l’artista più sottovalutato è Picasso. Ho un sospetto… che sia un artista che tratta lui? Dice che gli artisti sopravvalutati sono molti. “Si può dare di più senza essere eroi” strilla il trio canterino sanremese Tozzi, Morandi, Ruggeri. Dice che gli artisti non sono più leali con il proprio gallerista. Questione di feeling…sostiene Cocciante. Dice che prima esistevano delle strategie, oggi bisogna solo essere bravi e rapidi a comprare e rivendere. Che ci sia il suo zampino nella Transavanguardia? Dice che il quadro più bello del mondo è il n. 10 di M. Rothko. Guarda caso anche questo è suo.
JUANA DE AIZPURU Dice che l’artista più sottovalutato è una donna, Dora Garcia, ma i suoi lavori interessano solo i curatori dei musei. Cara mia, il popolo è sovrano e un motivo ci sarà, o no? Di quelli italiani, che io conosco, con biennali a go-go e concorsi a ripetizione so io il perché. Dice che gli artisti sopravvalutati sono quelli che producono opere decorative capite dalle masse. A lei piacciono quelli complessi ed ermetici. Insomma quelli misteriosi e innovativi al punto tale che nessuno vi capisce un’emerita mazza. Continuiamo a farci del male! Come dice il Nanni nazionale. Dice che non si può creare un artista dal nulla. Certo! Meglio se ammanicati, impaccati di soldi e di buona famiglia.
MASSIMO DI CARLO Dice che l’artista più sottovalutato è Giorgio De Chirico. Eppure non sembrerebbe alla portata di tutti. Forse c’è De Chirico e De Chirico? Dice che l’artista più sopravvalutato è Damien Hirst. E chiamalo stupido? C’è chi cambia l’acqua all’acquario e chi lo squalo in formaldeide, a ognuno il suo. Dice che la cosa più odiosa del suo lavoro sono le cene dove si parla dei massimi sistemi, ma in realtà ognuno cerca di fare le scarpe all’altro. Che bella gente! Come dice Cristicchi. Dice che, il suo migliore affare e stato un G. Morandi comprato a 16 milioni nel 1976 e rivenduto a un miliardo nel 1993. Potenza della lira o erano altri tempi?
GEORGE FREI Dice che l’artista più sottovalutato è uno svizzero che per tutta la vita ha dipinto solo mucche, Franz Kuhn. Almeno quelle vere fanno il latte. Qualcuno dovrebbe suggerirgli di dipingere bottiglie: sono più gettonate e anche se le ha già fatte un certo Giorgio può sempre esporre le sue capovolte, in stile Baseliz. Ma forse può farlo anche con le vacche, chi sa? Dice che l’artista più sopravvalutato è Mario Merz e tutta l’arte povera perché chiunque poteva farla. Questa me puzza tanto come quelli che guardano un quadro di uno dei 3K (Klee Klein Kline) e dicono; “Questo posso farlo pure io”. Dice che Julian Schnabel possiede il physique du rôle e M. Cattelan è un bravo attore, a far lievitare le sue quotazioni. Ma chi è il regista? Dice che gli dà fastidio che tutti facciano finta di capire qualcosa, ma nessuno ha voglia di cercare nuovi talenti. Quello che dico sempre pure io.
HYUN-SOOK LEE Dice che gli artisti più sopravvalutati sono quelli cinesi. Vabbè, vecchie storie di confine. Dice che lei non ostacola l’ego degli artisti ma si rassegna ai loro capricci perché sono personalità con pochi freni inibitori. Nel senso che sono sempre arrapati o altro? Dice che è importante capire gli artisti un attimo prima che se ne accorgano gli altri. Allora, aspetta e spera l’attimo fungente!
MASSIMO DE CARLO Dice che gli artisti più sottovalutati sono i suoi e quelli più sopravvalutati quelli degli altri. Sincero! Ma bisogna vedere dentro le cose per capirne di più. Dice che, ha provato a lavorare con Gabriel Orozco ma non ha funzionato. Avanti un altro, c’è posto. Dice che Dan Flavin ha dei problemi con il tubo flessibile della doccia. Lunga vita a Dan. Non voglio che ci lasci senza spiegarci prima il perché di tale arcano. Dice che per ottenere un artista mette sul piatto le stesse armi degli altri: le straordinarie mostre da lui organizzate e la fitta rete di conoscenze costruitasi in questi anni. Attenzione! Quando si è in guerra e si combatte contro i carri armati conviene farsi tappetino, me lo ha spiegato una mia vecchia amica, o era un amico?
Liberamente tratto (e commentato) dall’articolo “Il club dei galleristi” di Paola De Carolis, interviste di Diamante d’Alessio, nel supplemento “Style” (ottobre 2006) del “Corriere della Sera”. Con simpatia a tutti i personaggi citati ma ancora di più agli innominati.
Pubblicato su "Juliet" n. 131 February – March 2007
In foto; Charles Saatchi, Paul Klee, Ives Klein, Franz Kline.