Se gli 883 fossero degli artisti
Spulciando il catalogo di Artefiera apprendo che lo zero viene prima della “A” e non dopo la “Z”. Infatti, gli 0100101110101101.org sono i primi della lista alla faccia di Claudio Abate che non avrebbe mai pensato di essere battuto così, e soprattutto facendola in barba ai Vedovamazzei che il nome se lo sono pure scelto. Ma un dubbio mi attanaglia: se gli 883 fossero degli artisti visivi sarebbero prima o dopo gli 0100101110101101.org? Ma andiamo avanti: leggo in prima posizione‚ l’immancabile Carla Accardi con 5 gallerie al suo attivo, poi c’è Afro che la supera con ben 8 gallerie, segue Matteo Basilè sempre gettonatissimo con 6 e arrivo ad Alighiero Boetti che passa in testa con 10 spazi a suo favore. Continuando c’è Burri anche lui a quota 10, Campigli a 9, Capogrossi a 8, Castellani a 7, de Chirico che con 11 scavalca di una lunghezza, fino ad arrivare al grande Lucio Fontana che quest’anno sbanca e dà la biada a tutti con 28 gallerie che vendono sue opere. Prima della “R” troviamo Jannis Kounellis (vivente!) con 8 gallerie, il geniale Piero Manzoni con 5.
Poi abbiamo M.Marini con 5 (morto), A.Martini con 4 (morto), F.Melotti con 8 (morto), J.Mirò con 5 (morto), G.Morandi con 8 (morto), Nunzio con 7 che si gratta le palle vivamente e altrettanto fa Paladino con 12. Si continua con Picasso con 7 (qualcuno sostiene l’immortale, ma in che senso?) primo degli stranieri considerando Kounellis italiano d’adozione, Pistoletto con 9 sempre pimpante con il suo bel cappello viola (chi mi conosce sa che ho un debole per i borsalino). Finalmente arriviamo al magnifico Mimmo Rotella morto poco tempo fa, inspiegabilmente con una sola galleria che lo espone. Ora credo che questo punto meriti un’analisi, visto che l’altr’anno, quando lui era ancora in vita, la fiera era completamente invasa dai suoi decollage (qualche maligno sostiene che sapevano che stava male; chissà se è vero?) Cosa è successo? Come mai la logica del crudele mercato si è questa volta rifiutata di funzionare? (o forse ha funzionato meglio?) Sarebbe pertanto interessante sapere quale dei seguenti fatti può essere intervenuto: Tutti i galleristi per rispetto nei confronti dell’importante artista hanno deciso di onorarlo non esponendolo (ma forse vendendolo); a differenza della galleria Aminta di Siena hanno deciso di aspettare che la naturale domanda faccia lievitare i prezzi delle opere che nel frattempo vengono conservate in magazzino; non hanno fatto in tempo a inserirlo perché il catalogo era già in stampa. Vorrei terminare qui ma l’alfabeto me lo impedisce, perciò vi dico che superando la “R” abbiamo Salvo 5, Severini 6, Spalletti 7, Warhol 6, Zorio 6 e a chiudere Italo Zuffi 1 condannato a essere quasi sempre ultimo della lista per motivi famigliari. Ma meglio ultimi con una sola galleria che promuove il tuo lavoro che non esserci per niente come succede invece per molti bravi artisti che meriterebbero e invece continuano a mancare, come Cesare Viel o Sergio Lombardo (che in realtà ho visto esposto con un suo bel monocromo nero, ma chi sa come vanno queste cose?) La prossima volta mi dedicherò alle classifiche di Flash Art e staremo a vedere che cosa ne viene fuori.
Pubblicato su "Juliet" n. 127 April – May 2006
In foto; Alighiero Boetti, Gli 883, Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Sergio Lombardo.
Poi abbiamo M.Marini con 5 (morto), A.Martini con 4 (morto), F.Melotti con 8 (morto), J.Mirò con 5 (morto), G.Morandi con 8 (morto), Nunzio con 7 che si gratta le palle vivamente e altrettanto fa Paladino con 12. Si continua con Picasso con 7 (qualcuno sostiene l’immortale, ma in che senso?) primo degli stranieri considerando Kounellis italiano d’adozione, Pistoletto con 9 sempre pimpante con il suo bel cappello viola (chi mi conosce sa che ho un debole per i borsalino). Finalmente arriviamo al magnifico Mimmo Rotella morto poco tempo fa, inspiegabilmente con una sola galleria che lo espone. Ora credo che questo punto meriti un’analisi, visto che l’altr’anno, quando lui era ancora in vita, la fiera era completamente invasa dai suoi decollage (qualche maligno sostiene che sapevano che stava male; chissà se è vero?) Cosa è successo? Come mai la logica del crudele mercato si è questa volta rifiutata di funzionare? (o forse ha funzionato meglio?) Sarebbe pertanto interessante sapere quale dei seguenti fatti può essere intervenuto: Tutti i galleristi per rispetto nei confronti dell’importante artista hanno deciso di onorarlo non esponendolo (ma forse vendendolo); a differenza della galleria Aminta di Siena hanno deciso di aspettare che la naturale domanda faccia lievitare i prezzi delle opere che nel frattempo vengono conservate in magazzino; non hanno fatto in tempo a inserirlo perché il catalogo era già in stampa. Vorrei terminare qui ma l’alfabeto me lo impedisce, perciò vi dico che superando la “R” abbiamo Salvo 5, Severini 6, Spalletti 7, Warhol 6, Zorio 6 e a chiudere Italo Zuffi 1 condannato a essere quasi sempre ultimo della lista per motivi famigliari. Ma meglio ultimi con una sola galleria che promuove il tuo lavoro che non esserci per niente come succede invece per molti bravi artisti che meriterebbero e invece continuano a mancare, come Cesare Viel o Sergio Lombardo (che in realtà ho visto esposto con un suo bel monocromo nero, ma chi sa come vanno queste cose?) La prossima volta mi dedicherò alle classifiche di Flash Art e staremo a vedere che cosa ne viene fuori.
Pubblicato su "Juliet" n. 127 April – May 2006
In foto; Alighiero Boetti, Gli 883, Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Sergio Lombardo.
1 commento:
Pistoletto si trova sulla terza fotografia. Quest'immagine è protetta da diritti d'autore. Grazie di indicare ©Pierre Arnaud
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