Zero peso specifico?
Può parlare bene o male di chiunque dire la cosa giusta o sbagliata, ma crea orizzonti di riflessione che vanno ben oltre il bene e il male, al giusto e allo sbagliato, caratteristiche che hanno il limite di essere sempre condizionate dal proprio punto di vista personale. Sto parlo di uno degli ultimi scrittori liberi, suo il libro intitolato “Pasolini raccontato a tutti”. Ma si può oggi in Italia vivere e agire da intellettuale libero non addomesticato, non assoggettato a qualcuno o a qualcosa? Sì! E la dimostrazione è Fulvio Abbate, uno dei pochi che nell’ipocrisia galoppante del nostro paese, dice sempre quello che pensa senza avere paura di eventuali ritorsioni. “Proprio perché ho zero peso specifico nel mondo delle opinioni, mi posso permettere il lusso dei sinceri”, questa una delle sue dichiarazioni. Una penna arguta seguita non solo da chi legge libri, giornali e riviste di settore ma soprattutto dagli Internauti e dagli appassionati di Facebook, nonché dagli amanti dei talk show dove Fulvio è spesso invitato come testa pensante fuori dagli schemi e dagli schieramenti. È qui che ci regala ragionamenti e valutazioni mai scontate, e in una TV dove 80% della programmazione è solo spazzatura, pubblicità e oppio per il popolo, questo non è poco.
Questo lui lo sa bene, per questo da molti anni si è inventato una TV privata su Internet, dove dice quello che pensa su tutto e tutti. Meravigliosa la sua riflessione nella quale rivendica con orgoglio di non essere stato invitato a un importante party (presenti tutti i Vip), e di trovarsi felicemente a casa con elastico sbrindellato dei pantaloni del pigiama a scrivere. “Teledurruti”, così si chiama la TV, è un prezioso spazio di libertà che gli permette di poter dire la sua anche quando viene bistrattato, licenziato, epurato dai direttori di giornali, rendendo vani i tentativi di quella intellighenzia stantia, stolta e parruccona che vorrebbero interdirlo al dibattito nazionale.
Fulvio ha fondato anche un movimento chiamato “Libertà e Situazionismo”, che al grido di “Fantasia al potere” nel gennaio 2015 ha preso oltre mille voti nel sondaggio del quotidiano “Il Fatto” come possibile prossimo Presidente della Repubblica Italiana.
È così che Abbate si prende quelle che non sono rivincite, ma vittorie, vere vittorie come quella del grande Pietro Mennea sui 200 o vittorie come quelle di Dorando Pietri quando perde, e questo riescono a farlo solo i grandi.
Pubblicato su: "Juliet" n. 173 October 2015 – November 2015
In foto:
- Ritratto di Fulvio Abate (una mia foto composizione).
- Il logo di Teledurruti.
- Il logo di Situazionismo e Libertà.
- Una delle tante leggendarie vittorie di Pietro Mennea sui 200 metri piani. Nel caso specifico si tratta dell’oro vinto alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 proprio su questa distanza con il tempo di 20”29.
- Dorando Pietri vincitore della maratona delle Olimpiadi di Londra del 1908, ma poi squalificato perché sorretto da alcuni giudici poco prima del traguardo finale.
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