Cura basement a Roma
It’s up to me!
Happening:
It’s up to you! è un happening che per un'intera settimana,
a partire dal 5 marzo 2014 alle ore 18.00 si è tenuto alla sede espositiva di Cura
Magazine la quale ha aperto le porte ad artisti, grafici, studenti, oggetti,
pezzi di carta, poesie, collage, fotografie e pensieri che si sono accumulati
nelle stanze di cura.basement. La galleria ha messo a disposizione, come una
tela bianca, tutte le superfici dei locali di via Nicola Ricciotti, sia lo
spazio espositivo che gli uffici, il bookshop, il bagno le scale. La galleria
ha offerto durante la serata dell’inaugurazione birra e dj-set, mentre il
pubblico ha portato da casa martelli, chiodi, colori, forbici, scotch, penne e
matite e tutto il necessario per creare le loro opere.
Breve cronistoria:
Per partecipare a questa iniziativa sono uscito di casa
senza nulla, sono salito in auto e prima di arrivare alla galleria mi sono
fermato a una edicola e ho chiesto all’edicolante se poteva regalarmi uno di
quei grossi manifesti cartonati che aveva legato e ammucchiato e in un angolo.
Il giornalai me lo ha concesso, così né ho scelti un paio, l’ho ringraziato e
me ne sono andato. Arrivato allo spazio né ho preso uno insieme alla cartellina
delle facce (le smorfie che ho sempre in auto). Ho rettificato il cartellone
sul pavimento al centro di una stanza dello spazio espositivo e poi l’ho
affisso al muro.
Appendice:
Al termine della mostra ho recuperato il MR Manifesto
Rettificato è ho impostato su Internet un asta autogestita nel tentativo di venderlo. Questo qui di seguito è il comunicato
pubblicato su i vari siti e blog nel quale è stato pubblicato; “BASE DI PARTENZA 150 EURO Vendo al miglior
offerente questo MR (Manifesto Rettificato) realizzato ed esposto ad ‘It’s up
to you’ nello spazio dell'Art magazine e casa editrice ‘CURA’. Sono sotto
attacco dello Stato e tra Multe stradali, TARES e Bollette di ogni sorta non
arrivo più a fine mese e sono pieno di buffi. Per Roma e provincia
consegna a domicilio scadenza e data ultima per fare un offerta 1 maggio 2014.” Chiaramente l'opera andò invenduta. Per
questo ora it’s up to me!
pino boresta
L’opera messa all’asta fa parte del progetto D.U.R. –
Documenti Urbani Rettificati, che si propone di modificare, attraverso il
"marchio" dell’artista e cioè la sua faccia che assume le smorfie più
disparate, tutto il materiale cartaceo che si trova affisso e non per la città,
inducendo lo spettatore a uno stato di riflessione sul fluire, sull’evolversi
del disordine che ci circonda. In questo caso l’artista, stimolato dalla
recente campagna elettorale, è intervenuto in maniera più sistematica e
incisiva sui manifesti elettorali, sovrapponendo le sue smorfie ai volti dei
candidati, creando un effetto "sdrammatizzante" sulle vicende politiche.
Risulta evidente che l’intera opera artistica di Pino Boresta è permeata da una
massiccia dose di ironia, ma anche da un bisogno di comunicazione che spesso
l’arte contemporanea tende a non mostrare così esplicitamente.
In foto:
- Cura basement a Roma (disegno digitale).
- Classica edicola romana.
- Parte della installazione della mostra .
- M.R. Manifesto Rettificato esposto per l’evento e poi messo all’asta.
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