sabato 18 giugno 2016

17° ArtBlitz - 02/07/2015


MACRO di Roma 


Io ce l’ho piccolo

Il mio è più grosso, il mio è più largo, il mio è più lungo, calma, calma, calma, tranquilli, sereni, state sereni, sto parlando dei lavori del MAAM, che fanno a gara per essere più grandi di quello accanto, o più monumentali di qualsiasi altra opera lì presente.




























Io invece ce l’ho piccolo, e parlo sempre di opere d’arte, sia ben chiaro. Ho voluto, anche qui al MAAM, continuare a conservare il mio status di clandestinità. Infatti, pur conoscendo e frequentando il Metropoliz quasi fin dagli albori, non ho mai in realtà organizzato per il MAAM nessun tipo di evento speciale o intervento ad hoc, escluso la realizzazione, con gli abitanti di Metropoliz, di una torta per festeggiare il gemellaggio tra il MAAM e ARIA.




ARIA è una rivista underground di cui sono stato uno dei fondatori, e alla quale ha collaborato per un certo periodo anche Giorgio de Finis. Contenendo il mio ego tendente all’espansione a vantaggio della disseminazione, ho voluto anche al MAAM tenere fede al mio modus operandi, non per disistima nei confronti di Giorgio, un amico che stimo e di cui ammiro l’enorme lavoro, quasi miracoloso, da lui compiuto a Metropoliz, ma per una coerenza nei confronti di questo mio lavoro o meglio di questo mio intervento urbano, di cui ho voluto mantenere la peculiarità nell’attaccare qua e là piccoli adesivi rifugiati in nicchie, ospitati in ripostigli o nascosti in qualche cantone, per essere scovati solo dai visitatori più attenti, come in una caccia al tesoro.




Per questo sono stato piacevolmente sorpreso quando ho scoperto di essere presente con un mio intervento all’interno di quello che a tutti gli effetti credo si possa considerare un primo catalogo del MAAM. Una bella foto di due etichette interattive del progetto CUS – Cerca e Usa la Smorfia, una in italiano e una in inglese, attaccate su due grossi interruttori elettrici celesti affiancati.





Esercitare la stessa modalità d’azione in questo, che sicuramente non è un museo come tutti gli altri, agendo in forma abusiva (la quale avrebbe anche potuto venire meno, poiché non necessaria né richiesta) o in semi-clandestinità, esattamente allo stesso modo di come avrei fatto in un museo istituzionale, mi ha garantito quella riconoscibilità necessaria affinché questo tipo d’intervento funzionasse esattamente come mi aspettavo, riuscendo allo stesso tempo a dimostrare, grazie al MAAM, che se si ama il lavoro di un artista, non ci sono limiti architettonici, strutturali o di qualsiasi altro genere che possano impedire a un artista di un certo tipo di essere presente in qualsiasi contesto e spazio.

Per cui, lunga vita al MAAM, e ai miei adesivi che già si stanno deteriorando. Ma anche questo fa parte del gioco.

Pino Boresta

 

Questo il mio intervento del 02/07/2015 fatto al MACRO di Roma per il seguente dibattito di cui riporto qui sotto il comunicato stampa:

Due progetti collettivi presentati in modo corale. Gli artisti del MAAM a confronto per discutere sulle possibilità dell’arte di immaginare e realizzare l’Altrove.
Coordinano
Carla Subrizi, Giorgio de Finis, Fabio Benincasa.
Intervengono
Giovanni Albanese, Alessio Ancillai, Gianni Asdrubali, Paolo Assenza, Carmelo Baglivo, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Gerald Bruneau, Lorenzo Canova, Angelo Colagrossi, Illimine Collective, Mauro Cuppone, Massimo De Giovanni, Laura Della Gatta, Davide Dormino, Pablo Echaurren, EPVS, Stefania Fabrizi, Alessandro Ferraro, Mariano Filippetta, Susanne Kessler, Andrea Lanini, Franco Losvizzero, Mauro Magni, Rita Mandolini, Nicolas Martino, Maren Marie Mathiesen, Mauro Maugliani, Maddalena Mauri, Veronica Montanino, Elena Nonnis, Gianfranco Notargiacomo, Franco Ottavianelli, Vincenzo Pennacchi, Mimmo Pesce, Francesco Petrone, Già Crick Piacentini, Cesare Pietroiusti, Lorenzo Romito, Paola Romoli Venturi, Guendalina Salini, Germano Serafini, Alberto Timossi, Gian Maria Tosatti, Patrizia Trevisi, Fiorenzo Zaffina.

Videotestimonianza di
Michelangelo Pistoletto



In foto:
- MACRO di Roma (disegno digitale).
- Adesivi CUS attaccati qua e là al MAAM.
- L’intervento CUS sul catalogo del MAAM “Forza tutt*” (due foto).
- Io in azione al MAAM.
- Io mentre leggo il mio intervento al MACRO.
- Io sempre in azione al MAAM. 

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