A
colpi di fioretto
“La
dittatura del critico e del curatore è un'illusione paranoide
inventata da sedicenti artisti per alleviare le loro delusioni”.
Con questa staffilata Sergio Lombardo risponde a Luca Rossi che in
una intervista gli propina uno dei suoi pallini fissi. Quando poi
L.R. torna alla carica chiedendogli perché una ricerca interessante
come la sua non abbia avuto la visibilità che merita e di cui invece
godono molti artisti degli anni Sessanta e Settanta Lombardo risponde
senza mezzi termini che un artista Eventualista (quale lui è) si
preoccupa soprattutto, con il suo lavoro paragonabile a quello di uno
scienziato, di scoprire nuovi ideali che ricerchino la bellezza senza
curarsi di tutto il resto, e questo probabilmente è incompatibile
con la mondanità e può condurre a un apparente isolamento sociale.
Ma Luca, non demorde e allunga una stoccata chiedendo a Sergio cos'è
la bellezza nell'arte?: “La bellezza è un
effetto psicologico determinato dall'intuizione, spesso inconscia, ai
fini di migliorare la nostra vita rendendoci più felici”,
questa la pronta e sagace risposta di Lombardo in questo avvincente
duello travestito da intervista tratto da Artribune e da me
liberamente ricostruito. Luca para e tenta un nuovo affondo
domandando a Sergio per quale motivo allora molti giovani artisti e
giovani curatori ritengono ultimamente che la bellezza risieda nel
recupero di codici artistici formali e citazioni del passato. Sergio
schiva e risponde che il fascino del passato é fortissimo ma gli
artisti vivono in un mondo che gli altri conosceranno e apprezzeranno
solo dopo decenni o forse secoli in quanto esplorano mondi possibili
che si trovano nel futuro. “Chi decide che
un artista debba essere considerato tale o che un opera debba essere
ritenuta di valore o no?”.
Con questa
domanda Rossi cerca l'assalto finale ma con un guizzo Lombardo para e
replica affermando che un artista può essere definito tale solo se i
suoi seguaci tanti o pochi che siano lo amano spontaneamente e non
perché costretti a fingere da un abile lavoro di pubbliche
relazioni. Io non solo sono d’accordo con Sergio su tutto ma non
ho neanche dubbi su chi abbia vinto questo duello all’ultimo
sangue, ma lascio a voi il verdetto finale.
Pubblicato
su; ("Juliet" n. 169 October 2014 – November
2014)
In foto:
- Un incontro di
fioretto (una mia opera).
- Foto di gruppo
di un incontro Eventualista tenutosi a Campobasso nel 2014 (da
sinistra Tommaso Evangelista, Vincenzo Merola, Sergio Lombardo,
Miriam Mirolla, Dionigi Mattia Gagliardi, Gianna Muller, Luigi
Pagliarini, Claudio Greco).
- Un opera di
Luca Rossi.
- Ritratto
digitale di Sergio Lombardo (una mia opera della serie AQPAC).
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