Il progetto C.U.S. (Cerca e Usa la Smorfia) è uno degli interventi più noti di Pino Boresta che dal 1995 ha fatto del suo volto uno dei più diffusi e conosciuti nelle principali città d’Italia e soprattutto a Roma. Con questo progetto, Boresta, ha dato vita ad una serie di interventi incollando su segnali stradali, cartelloni elettorali e pubblicitari una sua piccola foto ovale e autoadesiva che riproduce il suo volto deformato da una smorfia, che può essere di volta in volta un ghigno, o un’espressione di stupore, sofferenza e disgusto. Utilizza così il suo corpo, con una forte carica comunicativa in una vasta gamma di variabili "….a cosa servirebbero le molteplici possibilità di movimento del nostro viso se non a farci assumere sempre nuove espressioni. Bisogna indagare le possibilità espressive del nostro viso perché queste possono risultare utili a noi come agli altri" afferma lo stesso artista. E quest’aspetto non tralasciando quello ludico della sua opera, si è perfettamente inserito in una dinamica di detournement situazionista, una sorta di disorientamento legato a una sottile deviazione del senso comune e delle convenzioni sociali, che permette al nostro artista attraverso minimi interventi nell’ambiente cittadino e su prodotti di uso e consumo (B.R:, i Barattoli Rettificati) di coinvolgere attivamente lo spettatore in "riflessioni indipendenti e personali". Nel caso specifico, la smorfia, assume però anche un valore di marchio o logo dell’artista stesso, con l’unicità e fondamentale peculiarità di non essere legato a nessun aspetto pubblicitario finalizzato alla commerciabilità di un prodotto in un’epoca in cui è il marchio stesso a dettar legge e il grido di guerra delle nuove multinazionali è: "marchi non prodotti" in una dinamica in cui le "aziende si vedono promotrici di significati e non produttori di merci" ("No-Logo" di Naomi Klein).
Caterina Iaquinta
Dal catalogo della Biennale di Porto Ercole 2003
In foto: 2 foto del progetto CUS, Situazionisti in azione, Sbarattoliamo una Smorfia, Naomi Klein.
Qui il WEBArt project No_logo CUS:
http://www.aevum.it/no_logo/no_logo_e.htm
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