Abiterebbe nella torre Pino Boresta ma riservandosi i punti d’osservazione più efficaci per la necessità inscindibile di monitorare la piazza dell’arte, soggetto preferito e modello vivente di tutto il suo lavoro. L’occupazione principale è il censimento di tutti gli operatori che affollano a vario titolo il mondo dell’arte: artisti, critici, giornalisti, curatori,…Ad ogni incontro un documento fotografico e, a seguire, la traduzione pittorica nei ritratti che coniugano la veridicità somatica alla intensità dell’impegno, all’energia profusa per l’arte. Scrupolosa e concitata, la pittura di Boresta sembra certificare la presenza fattiva del personaggio sottolineando con movimenti cromatici diversi il diverso carattere, l’impegno diverso di ciascuno.
Di più: gli stessi ritratti sono tradotti in formato figurina, confezionati e veicolati in pacchetti, inseriti in appositi albums dell’arte. Pino Boresta colleziona i personaggi quasi volendo sottrarre l’arte ai giochi variopinti del marcato, della critica, della pubblicità, per poterli mitizzare come farebbe un ragazzino con i campioni dello sport.
Giovanna Coppa
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