L’ultimo mozzicone
Pino Boresta, che anni fa realizzò il R.A.U. (Ritrovamenti Arteologici Urbani), intervento che consisteva nel recupero di reperti fra i microrifiuti urbani delle strade di Roma. Boresta, che è un non-fumatore, in mostra attenderà che i visitatori fumatori gli consegnino il loro ultimo mozzicone e fornirà loro un certificato autografato, con la scritta “..SOLO PER FUMATORI… QUESTA NON è LA MIA ULTIMA SIGARETTA”.
Claudia Colasanti
Pino Boresta è nato nel 1962 a Roma, dove vive e lavora. Il suo lavoro è incessante e capillare, urbanamente onnipresente: il suo viso deformato da smorfie è impresso su muri, cartelloni pubblicitari, insegne stradali, pali della luce, semafori. Il ritratto di Pino Boresta è ovunque nelle città, per ricordarci l’esistenza di sé e della sua irrequietezza artistica ed esistenziale: ci invita a reagire, a rispondere, ad insultare, se necessario. Boresta agisce da provocatore e da raccoglitore: è un catalogatore umano di oggetti, scarti, tracce, idee e persino residui umani e spazzatura. Un lavoro costante che si sviluppa proprio in direzione dell’ossessione: verso l’identità, il lavoro e i gesti quotidiani.
C. C.
R.A.U. (Ritrovamenti ARTEologici Urbani)
Ho realizzato il mio primo R.A.U. (Ritrovamenti ARTEologici Urbani) il 5 e il 10 luglio 1995, partendo dalla fontana della Barcaccia in piazza di Spagna (alle ore 18,30) e in tutta la zona del tridente nelle vie sotto elencate. Un intervento che consisteva nel recupero di reperti fra i microrifiuti urbani delle strade di Roma. Gli oggetti trovati sono stati in un primo tempo riuniti in vari sacchetti a seconda del luogo di ritrovamento (piazza o via) e in seguito assemblati e incollati su vari cartoncini (anch’essi di recupero) sempre divisi secondo il luogo del ritrovamento. Fra essi sono state rinvenute numerose cicche di sigaretta.
Le vie e le piazze interessate sono state le seguenti:
piazza di Spagna via delle Carrozze
via del Babuino via della Croce
via Margutta piazza del Popolo
via del Corso via Vittoria
piazza Augusto Imperatore via dei Greci
via di Ripetta via di S. Giacomo
via Condotti via Gesù e Maria
via Borgognona via Laurina
via Frattina via della Fontanella
via della Vite via della Mercede
Pino Boresta
Roma, gennaio 2011
Pino Boresta Biografia Nato nel 1962 a Roma, vive e lavora a Segni. Dopo una formazione essenzialmente da autodidatta, che lo ha portato ad avere esperienze anche nel campo della moda, comincia la sua attività propriamente artistica alla metà degli anni '90, a Roma.
La sua opera si caratterizza per la sua capacità di affrontare temi che, pur nella loro complessità, si riferiscono e si rispecchiano nella quotidianità di ciascuno di noi. Intento dichiarato dell'arte di Boresta è infatti proprio quello di comunicare, interessare e coinvolgere il maggior numero di persone possibili, nel tentativo di realizzare delle operazioni artistiche che escano dal circuito chiuso all'interno del quale vive l'arte contemporanea, per rivolgersi ad un pubblico più ampio, non necessariamente preparato ed interessato all'arte. Il suo ambito privilegiato di intervento è la vita di tutti i giorni di tutti gli uomini e le donne non illustri: l'obbiettivo è quello di scardinare luoghi comuni, abitudini e convenzioni sociali, per inserire una piccola crepa nel tessuto delle nostre azioni quotidiane, ormai ripetute e meccaniche, e pertanto non più pensate. La maggior parte degli interventi di Boresta ha luogo all'interno dello spazio urbano, dove più evidenti si fanno i meccanismi coercitivi del quotidiano: con la sua opera Boresta ci sprona a sperimentare interazioni sociali differenti, a modificare la nostra percezione dello spazio urbano, a vivere diversamente la città. Per questo Boresta punta in ogni suo intervento a coinvolgere il maggior numero possibile di persone, perché da spettatori e fruitori passivi dell'arte possano diventarne protagonisti, riscoprendo così che l'arte contemporanea non è qualcosa solo per gli addetto ai lavori, ma che anzi puo e deve comunicare con il maggior numero di persone.
C. C.
Procurandosi l’apposita scheda “Partecipa al RAU” da me distribuita potrai anche tu fermare l’attimo evidenziando e conservando un micro rifiuto come testimonianza futura del contemporaneo. Intendendo con il seguente intervento ottenere dal fruitore un interesse attivo alla proposta artistica. Chiedendo un impegno e una collaborazione che coinvolga in prima persona la gente nella realizzazione dell’opera compiuta. Tentando con la seguente operazione artistica di stimolare l’intervento attivo di coloro che, in genere sono costretti a subire il lavoro artistico. Volendo stimolare una rinnovata volontà da parte di coloro che generalmente guardano all’arte contemporanea con curiosità e interesse. Precisando che la mia preoccupazione maggiore non è sicuramente quella di premiare i più attenti e svegli fornendogli la possibilità di ottenere un’opera con quello che poco prima era un semplice rifiuto urbano. Confermando l’importanza del fruitore in questo progetto dove la complicità con l’artista non solo è richiesta ma addirittura ritenuta indispensabile per il buon esito dell’intervento medesimo. Credendo nell’obiettivo di organizzare produrre e gestire l’arte in maniera diversa fuori dai soliti schemi ordinari e stantii e proponendo una contaminazione attiva delle azioni quotidiane con quelle artistiche.
Comunicato stampa della mostra pubblicato on-line su vari siti nel febbraio e marzo 2011.
In foto: Alcuni momenti della mia performance “Balla balla concetta…..” per la mostra FUMO e dell’azione “Solo per fumatori” più alcuni RAU - Reperti Arteologici Urbani.
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