23/12/2020
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graphic Paola Valori |
Un “inaspettato” Pino Boresta a Roma. La mostra che dura sei mesi
Una mostra in sei episodi racconta con intento antologico la
storia e il lavoro dell’artista Pino Boresta, outsider tra gli outsider.
Coinvolgendo un ampio parterre di ospiti.
Un volto iconico e un’epopea performativa in costante
evoluzione: Pino Boresta torna a stupire con il nuovo progetto “Il Boresta che
non ti aspetti – Un ciclo espositivo in 6 episodi“, curato da Raffaele Gavarro,
in apertura presso lo spazio Micro Arti Visive di Roma. Sperimentatore
eclettico, Boresta si definisce “outsider tra gli outsider”, forte di una
pratica che per decenni ha tentato di offrire un contraltare rispetto al
sistema dell’arte e ai suoi meccanismi.
BORESTA PORTABANDIERA DELLA
DIVERSITÀ
“Ho ritenuto che questa operazione
fosse significativa proprio in relazione al momento attuale”, spiega il
curatore Raffaele Gavarro, “in cui le logiche pregresse sembrano collassare su
loro stesse e si può assistere ad un riposizionamento radicale dei parametri su
cui ragionare”. Roma sembrerebbe per Gavarro un ecosistema privilegiato per
un’operazione di questo tipo, in quanto “la situazione odierna consente di
concentrarsi maggiormente sul ‘locale’, e offre alla città l’occasione di
ripensarsi. Roma è un contesto culturale con una forte presenza di outsiders, e
mi piacerebbe che Boresta diventasse una sorta di portabandiera di questa
diversità”. La mostra-impresa, dalla durata di sei mesi, si pone con un intento
antologico verso il corpus di lavoro dell’artista, ripercorrendone la variegata
sperimentazione e successione di linguaggi. Il periodo della mostra sarà
scandito da sei appuntamenti, uno ogni mese, dedicati ai diversi cicli di
lavori ed espressione di una determinata fase di ricerca dell’artista: “Fronte
retro” (1988), “Residui corporei” (1996), “Testamenti” (2003), “R.A.U. Reperti
Arteologici Urbani” (1995), “C.U.S. – Cerca ed Usa La Smorfia” (1994) e per
ultima “La Collezione”, una raccolta di opere degli artisti a lui vicini.
IL BORESTA CHE NON TI ASPETTI: IL
PROGRAMMA
Il primo appuntamento dedicato al ciclo di opere “Fronte retro” (1988) è intitolato “Boresta a servizio” e sarà visitabile dal 7 gennaio al 7 febbraio 2021. La serie ha come supporto i tovaglioli del ristorante di Londra in cui Boresta lavorava negli anni ‘80, i quali da un lato riportano i primi esperimenti pittorici dell’artista, mentre dall’altro sono marcati dai suoi residui biologici. Ogni appuntamento vedrà la partecipazione speciale di un artista vicino a Boresta: per il primo appuntamento l’ospite sarà Flavio Favelli, mentre per il secondo evento “Il corpo di Boresta” è prevista la partecipazione di Salvatore Falci. Gli altri partecipanti? Saranno svelati in corso d’opera.
Gaia Bobò
Pubblicato su "Artribune"
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