venerdì 1 febbraio 2013

Fortunati errori di Pino Boresta


Questioni di quid

Dove va a finire uno spermatozoo, quando non raggiunge l’ovulo? Probabilmente può finire ovunque. Ma se raggiunge il gamete femminile potrebbe diventare anche un artista di merda e gli artisti di merda non devono per forza avere successo per avere ragione. Lo dice Claudio Morici nell’introduzione del suo libro “Teoria e tecnica dell’artista di merda”. 


Claudio ci ricorda anche che Gregory Bateson ha detto che “I migliori di noi, non sono altro che errori fortunati” e gli editori, le case discografiche, i galleristi non sono dei buoni selettori perché hanno la cultura del progetto nella fase sbagliata del progetto. Inoltre secondo lui non bisogna finanziare solo ricerche che hanno un obiettivo prefissato perché non si può cercare qualcosa di nuovo, quando si sa già cosa si vuole trovare. Morici sostiene che per fare della ricerca seria bisogna finanziare persone che cercano senza sapere cosa stanno cercando partendo da fenomeni incomprensibili e vedere poi che succede.


Agganciandomi a quello che lui sostiene e rimanendo nella metafora scientifica vorrei dire che è altrettanto stupido pensare che le invenzioni siano più importanti delle scoperte visto che da sempre camminano a braccetto e sono imprescindibili l’una all’altra. Infatti, spesso una scoperta da il via a un’invenzione che a sua volta innesca delle scoperte e nuove invenzioni, e così di seguito. Pertanto una società che non tiene in considerazione questo e non investe nella ricerca è destinata a soccombere. Ma i nostri politici riusciranno mai a capirlo? Ora se tentassimo una analogia spostando la questione sul piano artistico considerando l’opera di un artista al pari di un’invenzione e la scoperta lo studio che rende possibile realizzarla, questo non vi suggerisce che ogni opera è la conseguenza dello studio di un artista proprio come l’invenzione è il frutto di qualche scoperta? Qualcuno sostiene che per realizzare delle opere d’arte importanti sia necessaria una profonda conoscenza e che più si conosce l’argomento di cui si tratta maggiori sono le probabilità di fare qualcosa di significativo. Ma io ritengo che molti artisti pur avendo un’ottima preparazione non riescono spesso nell’impresa di compiere qualcosa di interessante proprio perché oltre alla competenza, esperienza e pratica ci vuole il “Quid” il famoso quid del genio senza il quale un uomo, anche se intelligente non diventerà mai un grande artista. E se gli artisti che hanno il quid sono pochi quanti e quali sono i politici che lo possiedono?

Pubblicato su; "Juliet" n. 149 October – November 2010

In foto: Foto composizione con Claudio Morici, Gregory Bateson.



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