Lui
cerca la virtù
Blues,
jazz, folk, country, swing, funky, pop, rock, classica, quale sarà
stata la musica che ascoltava l’uomo con le cuffie che a piazza
Barberini ballava instancabile tutto il giorno? Lui non potrà più
dircelo… è morto. Coreografie (quelle di Remigio Leonardis, cosi
si chiamava) che esercitavano sui passanti una sorta di ipnotica
curiosità che secondo l’ex sindaco Rutelli erano causa di
incidenti tra automobilisti. Remigio non era un invasato e sapeva
bene quello che faceva con tanto di relazione scritta che portava
sempre al seguito e che di tanto in tanto mostrava a qualcuno.
Queste
sue performance gli hanno procurato anche una certa notorietà
portandolo a partecipare a spettacoli teatrali di Franca Valeri e a
sfilate di moda di Gattinoni oltre ad essere notato anche dal grande
Alberto Sordi che voleva trarne un film a lui ispirato immaginando la
storia di un miliardario che danzava per la città tutto il giorno
come un pellirossa impazzito.
A me Remigio ha sempre ricordato “La
linea” l’omino con il nasone creato dal disegnatore Osvaldo
Cavandoli che per oltre 30 anni (ora non più) è stato il marchio
delle pentole Lagostina e che con quelle divertenti scenette dei
caroselli catturava sempre la mia divertita attenzione proprio come
il Leonardis con la sua spassosa camminata ritmata. Remigio (ex
direttore di banca) probabilmente esagerava quando sputava con
disprezzo verso tutte le auto blu che sfrecciavano nel traffico, ma
per lui che aveva l’ardire di farlo (prendendosi pure una denuncia
per vilipendio) quanti ce ne sono oggi che saprebbero farlo? E chi
sa, forse questo bizzarro eretico, felicemente incapsulato in quelle
sue straordinarie cuffiette hi-fi ascoltava Fabrizio de Andrè che
gli cantava “Ben
poco merito nella virtù e poca colpa nell’errore / Anche perché
non ho mai capito bene cosa sia la virtù e cosa sia l’errore”.
Pubblicato
su; "Juliet" n. 156 February – March 2012
In foto: Foto
composizione La linea e Remigio Leonardis, Remigio Leonardis durante
una sua performance, Foto composizione La linea ed il suo creatore
Osvaldo Cavandoli, Fabrizio De André.
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